QAnon: dalla Genesi all’Apocalisse

QAnon è ormai dovunque, e potrebbe essere chiunque. Comunque se ne parli, definirla semplicemente come una “teoria del complotto”, secondo lo scrittore Wu Ming 1, richiama troppi equivoci. In questo modo, egli dice, si legittima un’opinione, che altro non è se non il prodotto della fantasia di ognuno, portata verso il suo estremo. Il cospirazionismo, oggigiorno, assume molte forme. Da modello di realtà alternativa a business particolarmente cinico, passando per una setta dallo spirito reazionario e potenzialmente fondamentalista.

Nel 2019, l’Fbi ha definito QAnon una potenziale minaccia terroristica nazionale. Grazie a queste ultime elezioni americane, tale minaccia ha varcato per la prima volta la soglia del congresso. Due affiliate a QAnon sono tra le candidate dirette a Washington. L’OMS, in seguito all’ondata di fake news che hanno accompagnato il diffondersi del virus Covid-19, ha voluto allertare la popolazione mondiale di un nuovo fenomeno, che ha chiamato “infodemia”. Una quantità eccessiva di informazioni rende più difficile vagliare e individuare la verità, deformando la realtà e contribuendo a spargere virus ancora più pericolosi.

Rinchiusi al buio delle nostre camere da letto, con la luce del PC che illumina il nostro cercare, è facile incappare in una fantasia del complotto. Da lì a condividerla il passo è breve. Secondo il ricercatore canadese Marc-André Argentino, che ha studiato un campione di 179 gruppi Facebook dedicati a QAnon, il numero di iscritti complessivi a tali gruppi ha subito un balzo del 600% da marzo a luglio 2020. QAnon era già lì da molto tempo, ma la pandemia e i lockdown ne hanno gravemente accelerato la diffusione.

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QAnon
Blue Lives Matter meets ACAB. Foto: David Geitgey Sierralupe from Eugene, Oregon, CC BY 2.0.

La genesi di QAnon

Il 4 dicembre 2016, Edgar Maddison Welch, fervente religioso e padre di due bambini, si carica a tracolla un fucile semiautomatico, percorre in auto 580 chilometri e irrompe in una pizzeria di Washington, la Comet Ping Pong, seminando il panico tra gli avventori. Welch voleva liberare dei bambini rinchiusi nel seminterrato di quella stessa pizzeria ma, arrivato lì, non ha trovato né i bambini né il seminterrato«Le mie informazioni non erano al 100% corrette», dirà dopo aver deposto le armi a un giornalista del New York Times, mentre la polizia lo ammanetta.

Nei mesi precedenti a quel 4 dicembre, il caso Pizzagate spopola sull’internet. Rilanciata da noti personaggi pubblici, come Alex Jones, fondatore del sito di destra Infowars, la storia che un gruppo di persone rapisse dei bambini per rinchiuderli nello scantinato di una pizzeria fa il pieno di condivisioni. A capo della congiura ci sarebbe stata la candidata democratica alla presidenza Hillary Clinton. In questo sarebbe stata coadiuvata dal suo staff, d’accordo con il proprietario della Comet Ping Pong. Partita da siti famosi per la completa “libertà” che lasciano ai propri utenti, come 4chan e Reddit, la notizia riesce ad arrivare su piattaforme più autorevoli e dal più ampio seguito, come Twitter e Youtube.

Un altro attentato ha colpito quella stessa pizzeria più recentemente, nel 2019, e il proprietario del Comet, James Alefantis, ha ricevuto svariate minacce di morte. Dopo l’attentato di Welch, il Pizzagate ha perso slancio, ma in molti non hanno voluto rinnegare l’idea che ne era alla base. Seppur non tutti i simpatizzanti di QAnon credano in ogni sua piccola invenzione, ci sono verità da cui non ci si può tirare indietro.

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Adesivo di QAnon sul vetro posteriore di un pickup. Foto: Wikimedia Commons.

Cabal e Q

Per i credenti in questa “fantasia del complotto” esiste una società segreta, lo Stato Profondo (Deep State, termine già esistente ma con una connotazione diversa) o la Cabal, che controlla il mondo e agisce nell’ombra, e che ha come obiettivo il sangue e il corpo di bambini innocenti. Per essere precisi, ciò che spinge questi pedofili satanisti è il bisogno di adrenocromo, una sostanza dall’effetto al tempo stesso psicotropo e ringiovanente che, secondo i cultisti di Q, può essere estratta solo dalla ghiandola surrenale di un corpo umano vivo. L’adrenocromo, in realtà, si ottiene dall’ossidazione dell’adrenalina e può essere acquistato in farmacia come cura per l’epilessia e, tra le altre cose, delle emorroidi.

Chi combatte la Cabal è l’eletto, Donald J. Trump, altrimenti noto come Q+. Eppure, nel primo messaggio dell’utente anonimo Q (QAnon nasce dall’unione di Q e “anonymous“) su 4chan, il 28 ottobre 2017, c’era solo il riferimento a un ordine di arresto per Hillary Clinton, previsto per il 30 ottobre. La Clinton non è stata arrestata, ma la fedeltà a Q non ha subito scosse. Una vera e propria setta si è sviluppata attorno a lui e alle sue gocce (Q drops), pillole di verità in un mondo controllato dai media mainstream.

Frammenti criptici e domande retoriche, messaggi tipici del complottismo come “seguite i soldi” o “ho già detto troppo”. “La quiete prima della tempesta” è una frase che rappresenta un punto chiave della nascita di QAnon. È stata usata da Q stesso in riferimento a un evento occorso alla Casa Bianca il 5 ottobre 2017. In quell’occasione, Donald J. Trump, durante un incontro con i giornalisti, disegna un cerchio incompleto in aria e pronuncia quella stessa frase. Incalzato dai giornalisti a dare una spiegazione, Trump è stato laconico: «Ve ne accorgerete».

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Il vicepresidente Mike Pence posa con i membri della Broward County, il team SWAT della Florida, uno dei quali porta il simbolo di QAnon, il 30 Novembre 2018. Foto: pagina Twitter della Casa Bianca.

Evangelici ed estrema destra

A QAnon piace Trump, è ovvio, e a lui questo basta«Sono patrioti», ha dichiarato in un’intervista. Secondo il New York Times, alla fine del 2019 Donald J. Trump aveva ritwittato 149 volte contenuti cospirazionisti, compresi quelli di Q. Ad amplificarne ulteriormente la voce ci pensano figure che sui social network hanno costruito la propria fortuna. Uno in particolare, David Hayes, è conosciuto online come PrayingMedic. Evangelista di QAnon con 400.000 follower su Twitter, per lui seguire le briciole di Q è diventata una missione.

Una missione molto remunerativa, il suo libro Calm Before The Storm è in vendita su Amazon a quindici dollari e secondo lui sarà solo il primo di una collana di dieci volumi. Il suo video Q for beginners part 1 ha avuto più di un milione di visualizzazioni su YouTube. Per Hayes l’importante è il “Grande Risveglio” che attende tutti noi dopo che questa tempesta sarà passata. Dopo aver riconosciuto la depravazione dell’élite corrotta, una maggiore consapevolezza della nostra stessa depravazione ci attende. Grazie a essa, potremo finalmente abbracciare il nostro risveglio spirituale.

La minaccia di QAnon ha ormai assunto una portata globale, con i suoi contenuti che hanno varcato i confini statunitensi. In Italia, trova ampio spazio tra le file degli antivaccinisti e dei complottisti del 5G. In Germania, bandiere di Q sono state viste sventolare a una manifestazione di neo-nazi. La sera del 19 febbraio 2020, Tobias Rathjen, un tedesco di 43 anni, è entrato in due narghilé bar di Hanau e ha aperto il fuoco, uccidendo nove persone. Subito dopo, è rientrato a casa, ha ucciso sua madre e si è suicidato. Cinque giorni prima, Rathjen aveva caricato un video su YouTube rivolgendosi ai cittadini statunitensi e denunciando la presenza di basi militari sotterranee sotto i loro piedi, dove si adorava il diavolo e si uccidevano bambini.

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Manifestazione anti-lockdown a Londra. Foto: Ehimetalor Akhere Unuabona.

QAnon e l’Apocalisse

Secondo Jules Evans, affermato giornalista ed esperto di filosofie antiche, questo tipo di convinzione aprioristica tendente al fanatismo ricorre in molte filosofie New Age, nonché nel Nazismo. Hitler stesso era un grande seguace delle teorie cospirazioniste, come il Protocollo dei Savi di Sion. Questa volta non è una questione di razza, ma di élite satanista e pedofila. Certo, non ogni seguace di Q lo seguirebbe lungo la strada che porta alla guerra civile. Quel che è certo è che QAnon ha dato un aiuto fondamentale a Trump, che nei sondaggi pre-elezioni era dato come sfavorito.

È importante, nonostante questo, tenere presente che la chiusura forzata dettata dai lockdown ha radicalizzato molte persone, che hanno trovato in QAnon una comunità che li accogliesse, facendoli sentire a casa. QAnon ha sempre dimostrato di saper reagire a qualunque difficoltà. Ormai l’infrastruttura alla sua base è enorme, la sua letteratura sconfinata. C’è persino una quantità smisurata di merchandising in vendita. Qualunque tesi avanzata dal nemico può essere smontata, ogni contraddizione spiegata o elusa. Nemico è chiunque neghi le verità di Q, in particolare politici democratici, attori e giornalisti, oltre ai soliti George Soros e Bill Gates.

Durante la pandemia, l’idea che il Covid-19 non sia reale, o che sia stato prodotto dallo Stato Profondo allo scopo di controllarci, ha preso piede tra i canali QAnon. D’altronde, le teorie del complotto negli Stati Uniti sono sempre esistite: lo sbarco sulla Luna non c’è mai stato, l’attentato alle Torri Gemelle fu montato ad arte. Ora, è ampiamente condivisa l’idea che un attore malvagio con una portata globale muova le fila del mondo, all’oscuro di tutti. Di tutti, tranne che di quei commentatori inviperiti su un blog di bassa lega (come Mediterraneinews).

Il problema principale è che QAnon è diverso da ogni altra fantasia che l’ha preceduto: è più una fede religiosa che una semplice teoria da condividere sui social. Non a caso, molti degli amplificatori delle teorie QAnon provengono da ambienti cristiano-evangelici, una religione con una millenaria tradizione di fede apocalittica. Ed è esattamente ciò che ci aspetta, secondo Qanon. L’Apocalisse è vicina, e solo chi si schiererà dalla parte di Q potrà salvarsi.

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